venerdì 7 dicembre 2007

FIUMI...D'ORO


IL NOSTRO ARTICOLO:


“Dopo le captazioni profonde che hanno interessato il bacino fluviale le piene sono un ricordo”“I lavori nel torrente cari e pericolosi”Volpi e Rossi de "La Destra" e i 2 milioni di euro spesi dal Comune di Cagli


CAGLI Per un lungo periodo di anni, da quando l’acqua del Nerone fu indirizzata verso l’acquedotto di Urbino, dal punto di vista ambientale si è parlato molto del torrente Giordano prosciugato dalle pompe idrovore.Pompe che succhiano dalle falde del Nerone e le acque non scendono più copiose verso la frazione di Pianello, attraversandola per confluire nel Bosso che a sua volta riceve anche quelle del Certano, provenienti dall’Umbria. Un torrente Giordano mezzo prosciugato dalle numerose captazioni del Consorzio che porta l’acqua in Urbino.Ora sul tema intervengono il portavoce comunale de La Destra, Ferruccio Volpi, e quello provinciale, Giacomo Rossi. I due sostengono che “... per la riqualificazione ambientale degli ambiti fluviali la Giunta Comunale di Cagli, in data 30 ottobre 2007, con l’atto n° 101 , impegna una somma di 2.212.000 di euro, pari a 4.283.029.240 delle vecchie lire, il tutto per un intervento inutile, dannoso, pericoloso, sul torrente Giordano”.Volpi e Rossi spiegano perché questa spesa è inutile: “Se questo intervento avesse lo scopo di proteggere da eventuali straripamenti del torrente dovuti alle piene, l’abitato di Pianello, frazione del Comune di Cagli, località attualmente interessata dall’intervento, poiché il letto del torrente Giordano è contenuto in alte e possenti mura in pietra che lo costeggiano per tutto il tratto che attraversa l’abitato. Inutile perché le piene, dopo le “captazioni” profonde che hanno interessato il bacino fluviale in oggetto, sono, purtroppo, un ricordo di tempi lontani”.Perché dannoso? “Perché l’intervento causerà la morte della fauna ittica presente nel torrente che come si sa in questo periodo è ingrottata”.Perché pericoloso? “Estremamente pericoloso ed anche in modo irreversibile. Lo scasso del letto del fiume potrebbe togliere l’impermeabilità allo stesso, facendo scomparire le acque per sempre. In questo caso avremmo trasformato il Giordano da torrente a cava di materiali inerti. L’aggressione al torrente Giordano è un atto inqualificabile di arrogante irresponsabilità civile e morale che grava e graverà come un macigno sull’amministrazione comunale. Indipendentemente dai veri scopi che hanno motivato questa operazione, pesa su di loro la condanna per aver distrutto una parte importante, per certi aspetti “unica”, se si pensa che in quelle acque vive, o forse ormai è meglio dire, viveva un pesce raro, strano con una grande testa e per questo chiamato dagli abitanti del luogo “capisciotto”. Suggeriamo, da ora in avanti, almeno fino a quando la popolazione non riterrà colma la misura e presenterà il salato conto a questi amministratori, che se si vogliono vedere i “capisciotti”, le grandi teste pensanti appunto, di recarsi in Comune. Lì si trovano quelli che per giustificare questa azione indegna l’hanno definita un procedimento per la valorizzazione dell’ambiente e della cultura del nostro territorio. Amen”.GIOVANNI BARTOLI corriere adriatico del 2/12/2007RISPOSTA..... DEI POLITICICagli, il sindaco Papi e il presidente Traversini replicano alle accuse de La Destra“Precisiamo poi che l’importototale dei lavori realizzati dalla Comunità Montana è stato di soli 23.000 euro” Un intervento molto apprezzato dalla popolazione della frazione


LA RISPOSTA:
CAGLI - L’Amministrazione comunale di Cagli, nella persona del sindaco Domenico Papi, e la Comunità Montana del Catria e Nerone, con il presidente Gino Traversini, intervengono per respingere quanto riportato nell’articolo, titolato “I lavori nel torrente cari e pericolosi”, apparso sulle pagine del nostro giornale nell’edizione di domenica 2 dicembre 2007. Papi e Traversini hanno diffuso un comunicato con allegate due fotografie che riguardano i torrenti interessati dall’articolo sollecitato dai portavoce de La Destra Volpi e Rossi.“Abbiamo messo in sicurezza la località Pianello da possibili esondazioni. E questo è stato molto apprezzato dagli abitanti di questa frazione riconoscendo alle istituzioni Comune e Comunità Montana l’attenzione verso un luogo a reale rischio e dando tranquillità alla popolazione residente. Abbiamo acquisito tutti i permessi necessari ed effettuato sopralluoghi preventivi e di controllo nella consapevolezza di operare in tratti di fiumi di particolare pregio. Nel rispetto del salvato “ontano nero” e dei pesci “scozzone” catturati dal servizio provinciale competente prima dell’intervento sull’alveo. Servizio che vogliamo ringraziare per la competenza, l’attenzione e la disponibilità dimostrate. Abbiamo anche ritenuto di considerare il Fiume Giordano il tratto più prezioso per l’ habitat dello “scozzone” e pertanto lì è stato consentito l’intervento solo manuale con divieto di operare con mezzi meccanici.“La verità è che quel tratto di Fiume Certano, che attraversa Pianello, era ormai diventato un vero bosco, rappresentando un grave pericolo per chi vi abita così come certificato anche dalle perimetrazioni PAI. E come dimostrato anche nell’ultima piena che ha costretto i cittadini a notti insonni dato che l’acqua aveva raggiunto ormai il limite degli argini e del ponte e che per pochi centimetri non ha allagato abitazioni, campi, servizi, piazze, scuole. E se lo scampato pericolo, da considerare come un avviso, dovesse ripetersi con conseguenze drammatiche per i cittadini e con i costi derivanti dai danni causati? Chi ne dovrebbe rispondere, anche moralmente? Noi siamo ancora convinti di aver operato con responsabilità, rispetto del pregio ambientale e rispetto dei cittadini ad avere condizioni più sicure e pertanto un più alto livello di qualità della vita.“Vogliamo infine precisare - concludono Papi e Traversini - che l’importo totale dei lavori, realizzati dalla Comunità Montana del Catria e Nerone, è stato di soli 23.000 euro e non dei 2.212.000 euro così come riportato in alcuni articoli di giornale. Ma come ormai tutti sanno, purtroppo, si può dire tutto senza avere il minimo rispetto per la verità. E senza conoscere, o non volere conoscere, i dati reali”.

Corriere adriatico del 5/12/2007

PRECISAZIONI DOVUTE E VERITIERE DA PARTE DE "LA DESTRA":

Quanto affermato dal sindaco di Cagli e dal Presidente della Comunità montana del Catria e Nerone nell'articolo apparso in data 05/12/2007 su questo giornale, non corrisponde a verità.Sono dispiaciuto che Traversini Gino, il mio amico “GINETTO”, che conosco da tantissimo tempo,da quando, precisamente, indossava ancora i pantaloncini corti per l'età, e lo portavo con me a pescare, mi attribuisca affermazioni da me non fatte.Il sottoscritto non ha mai detto, ne tanto meno scritto, come è documentato per altro, che la Comunità Montana ha impegnato 2.212.000,00 euro per la così detta opera di bonifica nel letto del torrente di Pianello.Io ho scritto che la Comunità Montana ha stanziato, per il progetto in questione, 28.898,34 euro.Questa notizia e quella cifra l'ho letta nella determina affissa all'albo pretorio della C.M.Piuttosto, perché questa mattina, 5/12/07, non c'era più?A Domenico Papi, persona che stimo, ed a cui sono sinceramente amico, ricordo, anche se non c'è' ne bisogno, che la mia casa paterna, a Pianello, è situata sulla riva del torrente: Quindi conosco bene il suo letto, la sua fauna ittica e soprattutto la sua attività esondatoria.L'ultima piena, di portata tale da preoccupare l'incolumità dei residenti e anche della mia casa, risale a Marzo del 1969, poi è stata completata l'opera di contenimento, soprattutto , ancor prima e dopo, ai due fiumi è stata sottratta l'acqua.Si può dire malinconicamente che non è rimasta loro nemmeno una stilla per versare una lacrima.Per ciò che concerne lo stanziamento milionario e le motivazioni dello stesso, come sopra, ho attinto le notizie dalla DELIBERA DI GIUNTA di cui sul mio articolo CITO NUMERO E DATA.Delibera esposta all'albo pretorio del COMUNE di CAGLI.Tanto dovevo per onor di cronaca, tanto è dovuto per semplice verità.

Cagli 05/12/2007 FERRUCCIO VOLPI Portavoce de LA DESTRA CAGLI

“Riqualificazione degli ambiti fluviali? Un conto è rimuovere i sassi e gli alberi ingombranti dai fiumi, un conto è ridurre gli stessi, già martoriati ed esanimi, a dei canali di scolo. Ribadiamo che questi lavori andrebbero fatti con più criterio, in quanto pericolosi per la permealizzazione dei corsi d’acqua nonché dannosi per la fauna ittica (ripetiamo, ingrottata in questo periodo). Comunque come movimento “La Destra” ci siamo già attivati in Provincia tramite l’amico Consigliere Antonio Baldelli, per capire quali siano state le autorizzazioni che abbiano consentito un intervento simile in delle Zone di Protezione (istituite dalla stessa Provincia)”.
GIACOMO ROSSI Portavoce provinciale de “LA DESTRA” PESARO-URBINO

1 commento:

Anonimo ha detto...

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