giovedì 28 febbraio 2008

Il "Gran Consiglio del PD", tra miracolosi rimpasti e nuove marionette

Il “Gran Consiglio del PD”, tra miracolosi rimpasti e nuove marionette

*di Giacomo Rossi

Quando circa dieci anni fa, iniziai ad interessarmi di politica attiva, qualcuno mi disse che questa “arte” sapeva mettere in atto le farse ed i teatrini più assurdi. Ora non solo avvaloro a pieno questa teoria, ma credo che la politica sappia fare anche dei “disgustosi miracoli”. La mia riprova non sta solo in quello che succede negli “inciuci” degli alti palazzi romani, ma proviene da ciò che è accaduto con la costituzione di un semplice circolo del Partito Democratico e per la precisione quello del mio bel paese, Apecchio. Il primo “disgustoso miracolo” è vedere che sotto lo stesso tetto PD, si è ritrovata la “meglio crème” di tradizioni politiche totalmente avverse, “buarattinai” democristiani, comunisti e socialisti che per una vita hanno tessuto e diretto la politica apecchiese e che per decenni si sono combattuti (o che forse, hanno fatto finta di combattersi…). Sotto lo stesso tetto il partito è riuscito addirittura a rimettere insieme la vecchia sezione DS con gli scissionari filo-amministrazione, gente che fino un minuto prima “se le dava di santa ragione”, gente che per una quindicina d’anni si è scontrata su tutto e che ora, “per miracolo” ha di punto in bianco annullato il passato e tutto ciò che il passato porta con se. Ma naturalmente per dare una alea di cambiamento “il lupo doveva perdere il pelo” e i “burattinai” hanno dovuto rinnovarsi il volto…Per questo, per dare una parvenza nuova al tutto, la vecchia guardia, che ha mantenuto il potere politico apecchiese per cinquant’ anni, si è tolta di mezzo con una semplice riunione, lasciando la direzione ad un gruppo di giovani alle prime armi…Altro miracolo, direte voi, se non per il fatto che anche le simulazioni vanno sapute fare! Il filo che tiene i “burattinai” ai loro ragazzi sembra essere troppo visibile per non accorgersi che c’è ed è ben saldo! Mi lascia confuso che tra questi giovani (per carità, li stimo tutti a partire dal Segretario) ci siano giovani che qualche mese fa firmavano contro il Governo Prodi e contro la sinistra, giovani che scrivevano e dicevano peste e corna dei loro attuali “compagni”…Giovani un po’ confusi o giovani che hanno scambiato l’adesione ad un partito per l’adesione all’associazione degli “Amici della porchetta”? Mi piacerebbe sentirli sui grandi temi politici cosa ne pensano...Di certo se questi giovani volessero portare un rinnovamento, sono sicuro che lo stesso non può passare tramite quella vecchia e ammuffita sezione di Via XX Settembre…A questo punto quindi, visti gli eventi, non esiste nemmeno piu’ un Consiglio comunale con maggioranza ed opposizione ma un “Gran Consiglio del PD” (sul modello di quello fascista), dove tutti sono in maggioranza ed in minoranza (o meglio tutti in maggioranza). Un Consiglio dove il normale dialogo democratico, per forza di cose, non c’è più (vedi anche gli ultimi consigli comunali, ecumenici e piatti). Un bel rimpasto, un bell’inciucio tra gente che fino pochi mesi fa si sarebbe politicamente “sbranata”. Tutto cio’ si spiega solamente con un “miracolo”. Ora mi domando cosa ci facciano due Assessori di Forza Italia-PDL (o che si definiscono tali) in un Giunta ed in un Consiglio totalmente in mano al Partito Democratico! Anche questo comunque è un mezzo “miracolo”…Pertanto, di conseguenza, delle domande mi sorgono spontanee; quale posizione verrà presa sul passaggio del Metanodotto? La minoranza avvallerà le scelte scellerate della maggioranza? E sulla questione del Palazzo Ubaldini o del Palazzetto, come si comporteranno, visto che adesso tutti sono magicamente in maggioranza? E riguardo alla questione delle nomine illegali sulla mensa scolastica dove l’opposizione ha un ricorso al TAR insieme a noi contro l’Amministrazione…? Il ricorso decadrà o si faranno causa anche contro se stessi ??? Dopo tutto, queste vicende mi hanno confermato una cosa; per assistere ai miracoli non c’è bisogno di andare a Lourdes! Peccato che questi “teatrini prodigiosi” siano di cattivo gusto… A questo punto spero che gli apecchiesi facciano le dovute valutazioni.

*Portavoce Provinciale “La Destra”
Portavoce Circolo “Nerone-La Destra” Apecchio


martedì 19 febbraio 2008

NASCE "LA DESTRA" ANCHE IN VALCESANO


Nasce “La Destra” anche in Valcesano
Mondavio, grande affluenza di pubblico per l’On.Buontempo


Si è svolta Domenica pomeriggio a Mondavio, in una sala consiliare piena di gente, la presentazione del Movimento politico “La Destra” nella Valcesano. All’incontro erano presenti l’On. Teodoro Buontempo (Presidente Nazionale de “La Destra), Walter Stafoggia (Portavoce Regionale), Giacomo Rossi (Portavoce Provinciale) e Luca Bottin (Portavoce Mondavio-Valcesano). L’evento è stato aperto dal giovane portavoce provinciale, Giacomo Rossi, che ha sottolineato il veloce radicamento del Movimento in tutto il territorio della Provincia. Rossi ha poi evidenziato il ruolo che “La Destra” (ormai unica destra), sta avendo nella ricostruzione e nella rinascita di una destra italiana coesa, identitaria, sociale e popolare. Rossi dopo aver espresso soddisfazione per l’aggregazione elettorale con la Fiamma Tricolore, ha poi lanciato un appello a nuove adesioni, e soprattutto si è rivolto agli iscritti di AN (partito che si scioglierà) e della Alternativa Sociale, succubi, a detta di Rossi, della deriva centrista dei loro partiti. Rossi ha infine sottolineato che per le prossime consultazioni provinciali, “La Destra” non subirà il solito “candidato a perdere” del centrodestra. Quindi o un candidato “proponibile” o “La Destra” va da sola. Dopo Rossi ha parlato Bottin, portavoce di Mondavio e della Valcesano che ha espresso la sua soddisfazione nel costatare le numerose adesioni già pervenute a “La Destra” in tutta la valle. Sicuramente, considerato anche il numero di adesioni avute, La Destra” sarà quindi un attore fondamentale delle imminenti elezioni comunali a Mondavio. Bottin ha affermato che sta già lavorando a questo appuntamento. Di seguito ha poi parlato l’On.Teodoro Buontempo, presidente nazionale de “La Destra” e uomo simbolo della destra italiana. Buontempo ha sottolineato la scelta di coerenza de “La Destra” la quale non si è sciolta per confluire nel Popolo delle Libertà e quindi nel PPE. “La Destra” ha detto Buontempo “chiedeva solo di correre con il proprio simbolo a supporto di Berlusconi. A causa dei veti di Fini, che fino ieri criticava Berlusconi ed il PDL, questo c’è stato negato”. “Ma noi” ha ribadito Buontempo “abbiamo detto no alle poltrone offertici e abbiamo preferito non accantonare il nostro simbolo, la nostra tradizione e il nostro modo di far politica. Berlusconi e Fini si assumono quindi tutte le responsabilità se dovrebbe rivincere Veltroni e la sua banda che ha messo in ginocchio l’Italia. Viene da pensare anche che forse “La Destra”, sarebbe stata un alleato scomodo per un probabile governo “Veltrusconi”….” Buontempo ha ribadito che “La Destra” correrà candidando la carismatica Daniela Santanchè”. Un voto a “La Destra” sarà un voto non perso, ma sarà un voto ad un Partito che porterà avanti e appoggerà solo coloro che attueranno vere e proprie politiche sociali ed alternative”. Infine l’incontro è stato chiuso da un saluto del portavoce regionale Walter Stafoggia, visibilmente soddisfatto della crescita de “La Destra” in tutto il territorio provinciale e regionale.

sabato 16 febbraio 2008

2008, l'anno dello scioglimento di AN

2008, l'anno dello scioglimento di Alleanza Nazionale

Dunque, non avevamo torto, quando lasciammo Alleanza Nazionale. Aveva torto, invece, chi pomposamente puntava contro di noi l’indice accusatore e sentenziava: “Le battaglie si conducono dall’interno!”. L’interno non c’è più. Lo ha stabilito Gianfranco Fini che, coerentemente con il suo disegno personale di approdare finalmente al Partito polare europeo, ha fatto sapere dalla prima pagina di Libero di oggi (leggi l’articolo in formato .pdf: AN Finì), che An si scioglie.
Lo dicemmo alla Costituente: che senso ha dirsi di destra, se si persegue l’ingresso nel Ppe? Che senso ha tenersi la Fiamma, se si cancellano le radici? Ha molto più senso, invece, innalzare, orgogliosamente e da Destra, la bandiera dei valori.
Finalmente ora si capisce perché corriamo da soli, con Daniela Santanché candidata premier. Non abbiamo voluto fingere con i nostri elettori. Non abbiamo abbandonato i nostri militanti. Ci batteremo per far tornare in Parlamento le idee e i valori della Destra, cancellati con un’intervista.
Può diventare il momento più appassionante della nostra vita. Dipende solo da noi far vivere le passioni che ci hanno sempre animato e che ora un’intervista vorrebbe cancellare. Avanti, dunque, fino all’appuntamento di metà aprile, con la nostra lista, con il simbolo elettorale, con i nostri candidati.
La decisione di Fini di correre con il Pdl alle elezioni e di convocare il Congresso per sciogliere An subito dopo fa chiarezza. Lui non si è contato prima in un Congresso, non si conta ora alle elezioni. È tutt’altro che democratico. E ha preferito una lista cinica, pur di evitare l’impietoso giudizio degli elettori.

Francesco Storace

FINALMENTE!!!


La Destra e Fiamma Tricolore corrono insieme


Roma - "C'e' qualcosa di destra oggi nel sole". La Destra di Francesco Storace prende in prestito "L'aquilone" di Giovanni Pascoli e parafrasando l'incipit della famosa poesiaconia il suo slogan elettorale e risponde cosi' allo "Yes, we can" di Walter Veltroni e al "Rialzati, Italia" di Silvio Berlusconi.In una conferenza stampa a Montecitorio, il movimento dell'ex governatore del Lazio ufficializza la scelta di presentarsi da soli alle urne, uniti solo alla Fiamma tricolore di LucaRomagnoli. "Andremo da soli alle politiche e alle amministrative -annuncia il presidente Teodoro Buontempo- Daniela Santanche' e'la nostra candidata premier, Francesco Storace il nostro candidato sindaco a Roma e io il candidato alla presidenza della Provincia di Roma".E' stato presentato anche il nuovo simbolo con cui la Destra correra' da sola alle elezioni. Per far posto al simbolo dei nuovi alleati della Fiamma tricolore di LucaRomagnoli, conia un segno grafico con doppia fiamma che assomiglia molto a quello che An ha appena abbandonato per confluire nel Pdl di Silvio Berlusconi.Del simbolo della Destra rimane la parte superiore azzurra con la scritta bianca "la Destra" e la fiamma color oro impugnata sulla sinistra del tondo. Scompare pero' la bandiera tricolorenella parte inferiore, per far posto a un fondo bianco e al cerchio della Fiamma tricolore. L'effetto grafico, alla fine, ricorda molto il simbolo di An, diviso a meta' tra bianco eazzurro, con la fiamma del Msi al centro della parte inferiore.Il presidente del partito, Teodoro Buontempo, interrogato dai cronisti sulla somiglianza dei due tondi elettorali, dice: "Somiglia a quello di An? Noi abbiamosolo unito due simboli. Poi ognuno, con la sua fantasia, ci puo' vedere cio' che vuole...".
La candidata premier Daniela Santanche' e Buontempo, presidente del partito, hanno definito la loro iniziativa come un ''evento straordinario'' che consentira' alla destra in Italia di avere ancora un futuro. Il loro slogan infatti, scandisce Buontempo, e': ''La Destra c'e'''.I due parlamentari, accompagnati da Luca Romagnoli e dal senatore Stefano Morselli, hanno spiegato la loro decisione di andare da soli alle elezioni politiche e amministrative del 13-14 aprile con il fatto che ''la dignita' e' un bene indisponibile'' e che ''la destra e' un valore non in vendita''. Quindi, hanno criticato Silvio Berlusconi per la scelta che sta facendo di apertura al dialogo con il Pd dopo le elezioni e di alleanza con Fini: ''Attento Silvio - ha detto Santanche' - perche' ti stai mettendo con chi ti voleva fottere la moglie: Veltroni, e con chi voleva rivoltarti come un pedalino: Di Pietro''. ''E come puoi dormire Silvio - ha aggiunto la parlamentare riferendosi a Fini pur senza mai nominarlo - se ti stai per mettere con il tuo peggior traditore che ti definiva 'ectoplasma' e che voleva ricattarti sulla Gentiloni e che se fossi morto voleva prendere il tuo posto?'.Poi sulla decisione di Fini di confluire nel Pdl la Santanchè affonda il coltello nella piaga. ''Cosa pensiamo della scelta di Fini? Che e' stato coerente, perche' il suo obiettivo era quello di entrare nel Ppe per legittimarsi. E cosi' ha fatto. Ha sciolto un partito per una questione di legittimazione personale. Ora probabilmente diventera' presidente della Camera o vicepremier ed e' quello che voleva''."Ci e' stato fatto un ricatto: dovete sciogliere il vostro partito", spiega Teodoro Buontempo. Ma ''la dignita' e la coerenza sono valori non in vendita''. ''I nostri seggi ce li vogliamosudare, con il nostro simbolo e con i nostri soldi, perche' sia chiaro che non abbiamo avuto mezzo euro da Berlusconi, ne' glielo abbiamo chiesto''. La questione e', sottolinea il presidente del partito, che ''non possiamo annullare le ragioni per le quali abbiamo fondato La Destra. Ci vergogneremmo per tutta la vita se oggi noi voltassimo le spalle al popolo di destra. Andiamo da soli, raccoglieremo le firme e faremo una campagna elettorale determinata''.
Il cartello punta al 4% delle preferenze e Buontempo lancia ''un appello agli elettori di An'', perche' chi non e' d'accordo con lo sciogliemto del partito nel Pdl ''non ha piu' alibi'': ''O credono in quel progetto, oppure oggi c'e' La Destra''. E 'La Destra c'e'', spiega il responsabile dell'organizzazione, Stefano Morselli, sara' proprio lo slogan della campagna elettorale. La discesa in campo da soli ''ha creto molto entusiasmo'' e, annuncia, saremo ''presenti con i gazebo in tutta Italia''.Confermate anche le candidature di Storace per la poltrona di sindaco di Roma e di Buontempo per Palazzo Valentini. ''Nei momenti difficili si vedono le persone che hanno la schiena dritta'', sono le parole con cui Buontempo ringrazia Romagnoli. E Santanche' ricorda: ''Volevano comprarci, ma siccome non facciamo politica per soldi quella non era la nostra moneta''. Altra partita aperta e' quella della presenza in tv di tutti i candidati premier. ''Non faremo scontia nessuno'', rimarca ancora Buontempo che chiede pari opportunita' e pari visibilita' per tutti.

venerdì 15 febbraio 2008

La Destra, domenica a Mondavio incontro con l'onorevole Buontempo

Domenica 17 Febbraio ore 16.30 Sala consiliare del Comune di Mondavio (PU) si terrà un incontro e conferenza stampa di presentazione dei responsabili de “La Destra” Valcesano. Intervengono l’On. Teodoro Buontempo (Presidente nazionale de “La Destra”), Walter Stafoggia (Portavoce regionale “La Destra”), Giacomo Rossi (Portavoce provinciale “La Destra”). Per informazioni 348/0058169
www.ladestramarche.it

sabato 9 febbraio 2008

"SULLA DIFFERENZIATA LA PROVINCIA ABBAI A SE STESSA"


Comunicato della Federazione provinciale de "La Destra" del 09/02/08


“La Destra”: “Sulla differenziata la Provincia abbai contro se stessa”


Sulle recenti dichiarazioni di Ucchielli e dell’Assessore Capponi concernenti la pratica della Raccolta differenziata, interviene il Movimento “La Destra” che per voce del suo Portavoce Provinciale Giacomo Rossi dichiara: “Solo ora Ucchielli e Capponi si accorgono che la nostra Provincia è arretratissima nella Raccolta differenziata? Invece di menare accuse contro i Comuni e fare proclami al vento non sarebbe meglio che la Provincia iniziasse a fare qualcosa a riguardo, mettendo sul campo la propria competenza e legislazione in materia? Piu’ che contro i Comuni Ucchielli e Capponi dovrebbero abbaiare contro le loro società “politicamente amiche” che gestiscono la raccolta rifiuti (vedi Marchemultiservizi…). Pare poi contraddittorio il fatto che siano proprio Ucchielli e Capponi a parlarci di raccolta differenziata, proprio loro che recentemente hanno accettato l’arrivo nella nostra Provincia di tonnellate e tonnellate di rifiuti campani! Detto cio’ non dico che i Comuni non abbiano le loro responsabilità ma da qui a trovare in loro dei facili ed esclusivi capri espiatori (come vorrebbe far intendere la Provincia), ce ne passa”. Conclude Rossi: “Una nota dolente sulla raccolta differenziata viene proprio dal mio Comune, Apecchio, dove la percentuale é molto ma molto bassa…Per questo anni fa, sollecitammo con una lettera il Sindaco ad attuare un metodo di raccolta differenziata sul modello di Piobbico (all’avanguardia su questo settore). Ancora aspettiamo una risposta! Dalle autorità competenti ci auspichiamo dunque non solo dei proclami ma un reale progetto di raccolta differenziata porta a porta (unica vera soluzione al problema rifiuti), che possa essere messo in campo in tutta la nostra Provincia”.

9-2-83 Paolo di Nella muore con il cranio fratturato

Anche attaccare manifesti sul verde pubblico può essere mortale, mortale per chi come Paolo di Nella è un attivista Nazional Popolare. Paolo di Nella muore dopo sette giorni di agonia , aggredito il 2 febbraio mentre in viale Libia a Roma (quartiere Africano), alle ore 22.45 con una ragazza attaccava dei manifesti per pubblicizzare l’esproprio di una villa che sarebbe stata utilizzata come centro sociale e culturale con ampi spazi di verde pubblico totalmente mancante nel quartiere. Fu colpito alle spalle sulla testa con delle spranghe di ferro o delle chiavi inglesi. Le ragioni di quest'assassinio sono oscure. Ormai gli anni più duri erano passati, i rivoluzionari si stavano riciclando in politica, in insospettabili professionisti o si erano persi nell'oblio della droga. Ma anni di odio, di impunità, di compiacenza non potevano essere cancellati completamente. Dopo la vile aggressione Paolo torna a casa, verso le ore 01.30 si sente male (forti dolori alla testa) e i genitori lo portano d’urgenza all’ospedale. Durante il tragitto PAOLO perde conoscenza, dopo l’intervento chirurgico entra in coma irreversibile. I suoi camerati, durante i giorni di agonia si danno il cambio per stargli a fianco, giorno e notte presidiano il suo letto indignandosi sempre di più per le infamie che i giornali iniziavano a scrivere.. sordide e squallide storie. Il presidente della repubblica Pertini, si reca all’ospedale non riceve una buona accoglienza. PAOLO, muore alle 20.45 di mercoledì nove Febbraio, con il cranio fratturato come Sergio. Le indagini questa volta furono più solerti e furono fermati due autonomi, presunti responsabili dell'assassinio. I due vennero poi rilasciati e prosciolti per mancanza di prove. Inutili, fin ora, tutti i tentativi dei camerati di Paolo per far riprendere le indagini.