giovedì 23 ottobre 2008

AVANTI RAGAZZI DI BUDA, AVANTI RAGAZZI DI PEST


23 Ottobre per non dimenticare

Il 23 ottobre 1956 rappresenta una data storica nella lotta anticomunista:una immensa folla segnata dalla fame e dalla voglia di libertà scese nelle piazze di Budapest distruggendo i simboli di una dittatura sanguinaria;studenti,braccianti,operai assalgono le biblioteche del regime e tutto quello che riportava alla mente menzogne ed oppressione e migliaia di bandiere rosse vennero bruciate.Nella stessa notte viene abbattuto dai patrioti la statua del tiranno Stalin,massima espressione del dominio rosso sangue in città,ma all’indomani la strage.Poche ore dopo fanno il loro ingresso i carri armati dell’Armata Rossa con al seguito la polizia segreta,al soldo del tiranno comunista, e si comincia a sparare sommariamente sulla folla.La rivolta dei patrioti continuò senza esitazioni per più di una settimana e nonostante lo strapotere militare di Mosca i valorosi ungheresi continuarono a sventolare il Tricolore in nome della libertà cadendo a migliaia.All’alba del 4 novembre l’arrivo in forze dell’Armata Rossa:25000 carri armati e 75000 militari.La resistenza dei patrioti dovette cedere allo strapotere militare e numerico dell’esercito di Stalin; furono uccisi più di 25000 ungheresi,decina di migliaia di feriti e ben 250000 furono i profughi i quali cercarono libertà e fortuna nei paesi occidentali.Il sangue versato dai patrioti di Budapest non fu vano:le migliaia di vittime tra i rivoltosi anticomunisti non verranno dimenticate dall’opinione pubblica e dalla storia,infatti dopo i fatti ungheresi scemò sensibilmente il sostegno occidentale al regime comunista anche se nei giorni della Rivolta nessun Governo accolse l’appello di aiuto di Nagy,poi giustiziato vigliaccamente nel 1958.In Italia i fatti di Budapest non crearono solo sgomento anzi;una buona parte degli esponenti di spicco del PCI salutò l’ingresso dei carri armati sovietici e conseguente repressione.Citiamo i più illustri come Pietro Ingrao, Luigi Longo,il quale difese la repressione come mezzo per sedare la rivolta “fascista” e per ultimo,ma non in ordine di importanza,l’attuale Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano,il quale condannò senza riserve i patrioti ungheresi,pentendosene solo dopo 50 anni comodo su una illustre poltrona milionaria.Anche la stampa comunista fu filo
sovietica:su “L’Unità” si arrivò a definire i gli operai insorti come “facinorosi teppisti” ,giustificando poi la carneficina perpetrata dalle truppe sovietiche come “elemento essenziale per salvaguardare la stabilizzazione internazionale”.Lasciamo a voi ogni commento su le posizioni prese da una buona parte della sinistra comunista dell’epoca….
Dopo 50 anni non si devono dimenticare quei valorosi ragazzi,studenti,braccianti,operai, i quali hanno combattuto per liberare la Patria dal regime più sanguinario che la storia abbia mai conosciuto;il nostro dovere è quello di mantenere vivo il ricordo per fare in modo che il loro sacrificio non sia stato vano:Avanti ragazzi di Budapest,avanti Ragazzi d’Europa.

Nessun commento: