Il movimento “La Destra” con il suo giovane segretario provinciale Giacompo Rossi, interviene sulla questione delle verifiche sui falsi invalidi. Commenta Rossi; “Plaudiamo con soddisfazione l'operazione “Inver2009” , il maxi-piano di verifiche sulle invalidità civili messo appunto da Governo ed INPS. Se anche l'INPS provinciale è pronta a passare al setaccio la posizione di 1000 invalidi civili in tutta la Provincia, che è tra le prime 15 per titolari di assegni d'invalidità, si arrivi alla consapevolezza che se anche da noi ci sono falsi invalidi, la responsabilità dovrà cadere anche sugli stessi funzionari INPS che hanno permesso ciò, sui medici compiacenti e sugli eventuali complici. Per questo anche loro paghino davvero insieme agli eventuali falsi invalidi! Speriamo che le somme recuperate da questi siano redistribuite subito per le esigenze dei veri invalidi civili”.
sabato 21 marzo 2009
venerdì 13 febbraio 2009
Forti dubbi sul Piano d'Ambito
Rossi de “La Destra”; “Forti dubbi sul Piano d'ambito dell'Aato”
Il segretario provinciale de “La Destra” Giacomo Rossi esprime forti dubbi sul Piano d'Ambito dell'Aato, sopratutto riguardo ai paventati sfruttamenti di altri giacimenti idrici sotterranei dell'entroterra. Dice Rossi “Il Piano d'ambito ventennale dell'Aato, del quale il suo presidente Renato Claudio Minardi si definisce tanto soddisfatto, rischia d'essere l'ennesimo depredamento alle risorse idriche dell'entroterra. Infatti in tale piano, che dovrà essere approvato a giorni dall'Aato, è prevista l' individuazione di nuovi giacimenti idrici sotterranei nelle zone interne della Provincia nonché una non chiara “connessione di tutto il sistema acquedottistico provinciale”. Invece di di puntare ad intervenire sugli sprechi tramite una capillare risistemazione degli acquedotti e delle condutture colabrodo o di pensare alla riqualificazione e allo sfruttamento della sostanziosa falda idrica costiera, ancora una volta si prendono di mira le riserve d'acqua sotterrane dell'entroterra, senza forse nemmeno sapere o valutare le future conseguenze di questi interventi. Non penso che queste riserve idriche siano la prima e l'unica soluzione per far fronte alla crisi idrica. L'Aato, come se non fosse dovuto, si dice poi soddisfatta di aver discusso tale Piano con le rappresentanze territoriali e di aver sentito le istanze dei sindaci. In tal senso mi piacerebbe sapere quali sono state le proposte e le integrazioni al Piano d'ambito da parte dei sindaci dell'entroterra, troppe volte complici (tranne rare eccezioni) di questa politica entroterricida. Sicuramente come slogan propagandistico avranno richiesto la differenzazione delle tariffe, uno strumento che per legge già esiste e che avrebbero potuto già usare. E le associazioni ambientaliste? Che ne pensano di questo Piano d'Ambito? “Fortunatamente” però ci sono frange locali del Pdl che ora, si sentono paladini dell'acqua e più in generale dell'acqua pubblica....Si dimenticano però che proprio questa estate, il loro Governo, con l'articolo 23 bis del D.lgs 133, ha sancito la sostanziale privatizzazione del bene acqua (salvo lasciare aperte alcune porte). Proprio come ha fatto la sinistra, braccio politico di Hera.”
mercoledì 14 gennaio 2009
La Destra; “Pericolose situazioni di aquaplaning sull' Apecchiese”
Il segretario provinciale de “La Destra” Giacomo Rossi segnala alcune condizioni di pericolosità stradale sull' arteria provinciale Apecchiese. “Come se non bastassero le infinite, pericolose e spesso superflue curve della trafficata Apecchiese che nessuno tenta mai di raddrizzare”,commenta Rossi “la stessa arteria è alle prese in questi gironi di maltempo con delle pericolose situazioni di aquaplaning (ristagni d'acqua sull'asfalto) per giunta non segnalate, frutto del pessimo drenaggio stradale che con l'abbassamento delle temperature, diventano spesso delle vere e proprie lastre di gelo. Si segnalano evidenti e persistenti situazioni di aquaplaning all'entrata di Apecchio (dove poco tempo fa è avvenuto un incidente stradale), nei pressi dell'abitato di Abbadia di Naro, al termine del veloce rettilineo dei “Palazzetti”, nei pressi dell'entrata di Piobbico e nei pressi di Gorga Cerbara dove al termine di un muro di protezione, si perpetua per giunta una continua e pericolosissima caduta di pietre. Ci auguriamo che la Provincia possa verificare la situazione e rimediare al più presto questo stato di pericolosità stradale.”
FANO-GROSSETO;BASTA POLEMICHE
Rossi de “La Destra”; “Con le polemiche politiche la Fano-Grosseto non si farà mai”
Sulle recenti e nuove polemiche sulla realizzazione della strada Fano-Grosseto interviene il segretario provinciale de “La Destra” Giacomo Rossi. “Il teatrino sulla Fano-Grosseto ha oramai raggiunto l'apice. Quest'opera è da trent'anni che deve essere terminata e l'unica cosa certa che si è fatta è una continua polemica politica su di essa che però non serve di certo a completare questa strada, associata poi a finte e scadenti azioni di interessamento come viaggi a vuoto e lettere subito cestinate. Quando un Governo è di un colore, gli altri accusano questi di non far niente. Quando il Governo cambia, la frittata si rivolta e gli accusatori diventano accusati innescando nuove polemiche. Le ultime battute su questa vicenda poi fanno davvero ridere; il centro destra fiero, dice che il ministro Matteoli ha parlato ad Ancona della Fano-Grosseto; che presa! Il capogruppo del PD in Regione Mirco Ricci dalla sua ha risposto che la Fano-Grosseto non può aspettare; ma che scoperta! Fatto sta che nessuno di concreto fa e ha mai fatto nulla (tantomeno la Regione)! Solo tante chiacchiere dai nostri politici ma mai nessuno di questi disposto a scelte forti per battersi realmente alla realizzazione di questa strada che rimane solo un triste terreno di polemiche elaborate da una classe politica locale che dimostra per giunta, di avere uno scarsissimo peso politico. Se ogni parola di polemica politica sulla Fano-Grosseto valesse un centimetro di strada, saremo forse già arrivati al suo completamento. Non è il caso di fare fronte comune e lasciare da parte le polemiche?”.
venerdì 19 dicembre 2008
"La Destra" sulle recenti dichiarazioni di Fini
“La recente e superficiale analisi storica sulle leggi razziali fatta dal Presidente della Camera Gianfranco Fini contro la Chiesa cattolica, si inserisce a pieno titolo nelle fila delle correnti laiciste e capital-sioniste che da secoli tendono, con qualunquistiche e surreali disquisizioni, a scardinare il ruolo morale, storico e sociale della Chiesa di Roma. Il Movimento “La Destra” non vuol mischiare la politica alla religione, né tanto meno si vuol servire dell'una come strumento finalizzato all'altra ma non può prescindere di difendere in tutti gli ambiti, in quanto cristiani cattolici e cittadini di uno Stato laico a forte tradizione cattolica, la Santa romana Chiesa e la sua storia reale. Invitiamo tutta la classe politica ad agire per questa strada”.
Giacomo Rossi-Segretario provinciale “La Destra”
Luigi Lupi -Membro del direttivo prov. “La Destra”
GIUSTIZIA!
Sciopero della fame contro l’ergastolo.
Duro Rossi de “La Destra” ; “Chi lo fa muoia pure di fame”
Duro Rossi de “La Destra” ; “Chi lo fa muoia pure di fame”
In seguito alla protesta di una cinquantina di ergastolani presso il carcere di Fossombrone, che hanno iniziato uno sciopero della fame per aderire alla campagna nazionale per l’abolizione dell’ergastolo “Mai dire Mai”, interviene duramente il segretario provinciale de “La Destra” Giacomo Rossi; “Essendo venuto a conoscenza di questo assurdo sciopero della fame da parte di alcuni ergastolani, supportato da Rifondazione comunista, mi sento proprio di dire che per noi possono pure morire di fame! Infatti chiedere di abolire l’ergastolo, massimo strumento di garanzia, giustizia e prevenzione dei reati più gravi quale per esempio l’omicidio, è una vera follia. In una Nazione come l’Italia dove l’inasprimento e la certezza della pena sono una priorità, andare a protestare per abolire l’ergastolo è davvero troppo (come se non bastassero poi le attenuanti varie che già ammorbidiscono l’ergastolo)! L’attuazione di questa pazza proposta porterebbe infatti ad un pericoloso “tutto è possibile” togliendo per giunta qualsiasi criterio di giustizia. Un conto è chiedere una maggiore riabilitazione morale dell’ergastolano, prevista per giunta dalla Costituzione, un conto è proporre di abolire pericolosamente la giusta pena dell’ergastolo che noi de “La Destra” per di più, come tutte le misure penitenziarie, assoceremmo a dei lavori di pubblica utilità in maniera tale che i carcerati possano ripagarsi la loro detenzione senza gravare sulla collettività. Conclude Rossi; “Spero che altri esponenti di Rifondazione comunista e della sinistra, possano prendere le distanze da questa assurda iniziativa sponsorizzata dal consigliere regionale Giuliano Brandoni che siede nei banchi della maggioranza. “La Destra” si batterà perché questa pazza e pericolosa proposta non possa prendere piede”.
domenica 30 novembre 2008
"Monte Cavallo"
Il Circolo “Nerone-La Destra” segnala alla Procura
presunte irregolarità urbanistiche e danno ambientale nella zona di “Monte Cavallo”
Il Circolo “Nerone-La Destra” per voce del suo segretario Giacomo Rossi (segretario provinciale dello stesso Movimento) segnala alla Procura della Repubblica presunte irregolarità urbanistiche e danno ambientale nella zona di “Monte Cavallo”. Afferma Rossi; “In data 12 Gennaio 1992, l’Amministrazione comunale del tempo, stipulava apposita convenzione con la Società “Colle del Sole” con la quale quest’ultima s’impegnava a realizzare le opere di urbanizzazione primaria mancanti della zona residenziale di “Monte Cavallo” sita nei pressi dell’abitato di Apecchio. Come recitato nella stessa convenzione le suddette opere di urbanizzazione (bitumatura delle strade, previa risistemazione del tracciato, risistemazione della pubblica illuminazione, allaccio alla pubblica fognatura e risistemazione di tutti gli spazi ad uso pubblico) sarebbero dovute iniziare subito dopo l’avvenuta formalizzazione della stessa convenzione e terminare entro un anno. In ogni caso tali opere, sempre da quello che recita la convenzione, si sarebbero potute eseguire a stralci successivi anche se, sempre secondo la convenzione, sarebbero dovute essere ultimate e rese agibili per ciascun lotto prima che nello stesso avesse avuto luogo un insediamento residenziale. La sopracitata “Colle del Sole” a garanzia dell’esatta e tempestiva osservanza degli obblighi nascenti dalla sopracitata convenzione, rilasciava a favore del Comune una fidejussione delle allora 100 milioni di lire. Stando quindi allo stato attuale dei fatti, l’ urbanizzazione prevista non è ancor avvenuta e il Comune, dopo quasi 20 anni, pare che si sia deciso (dopo numerose richieste) perlomeno a riscuotere l’antica fidejussione che ora sia con il tempo che col cambio dell’euro, vale ben poco. Oltre a ciò c’è da dire che nella zona residenziale di “Monte Cavallo” dove non è avvenuta l’ urbanizzazione prevista, sono sorti, negli anni successivi alla convenzione, diversi nuclei abitativi che ospitano attualmente oltre 30 residenti i quali ripetutamente hanno sollecitato l’Amministrazione a farsi carico del completamento dei lavori. L’intero quartiere é quindi completamente privo di rete fognaria e le abitazioni successivamente costruite scaricano attualmente i propri reflussi in una fossa biologica “Imhoff” (a dispersione) sottodimensionata, capace di servire e concepita solamente per i primi insediamenti della zona. E’ palese che la stessa fossa biologica non può servire gli attuali insediamenti abitativi e soprattutto non asservendo alle proprie caratteristiche, perde le proprie funzionalità rischiando di inquinare pesantemente le falde sottostanti. Già alcuni residenti per giunta, sono alle prese con ripetuti interventi di manutenzione dei propri pozzetti neri a causa, molto probabilmente, del non corretto scarico delle acque scure. C’è da evidenziare inoltre che la canalizzazione delle acque chiare risulta fortemente compromessa a causa dell’assoluta mancanza di manutenzione della zona poiché la stessa non risulta ancora essere a carico comunale con non pochi problemi legati alle responsabilità civili. Infatti c’è da rilevare che, non essendo le opere né ultimate, né finora trasferite all’Ente comunale, di fatto la suddetta zona residenziale è a tutti gli effetti un cantiere aperto dove tutto può accadere. L’assurdo stato attuale delle cose ha fatto inoltre emergere anche altre problematiche legate a lottizzanti limitrofi che vedono fermarsi i loro lavori (nei loro lotti resi edificabili) per l’impossibilità di collettamento delle loro fognature all’inesistente rete fognaria di “Monte Cavallo” dove si dovrebbero allacciare. A questo punto come ha fatto l’Amministrazione a rilasciare i certificati di agibilità in assenza di collaudo delle opere di urbanizzazione? Perché l’attuale Amministrazione e quelle precedenti, non hanno riscosso a tempo dovuto la fidejussione prevista? Chi pagherà il danno erariale arrecato? Pare strano che nessun “politicante” apecchiese si sia mai mosso, nemmeno l’attuale Assessore ai Lavori pubblici già Sindaco per due mandati residente egli stesso nella zona di “Monte Cavallo”… Forse il motivo è che tutti, da maggioranza ed opposizione, hanno le loro passate e presenti responsabilità. Nel frattempo sull’accaduto, il nostro Circolo ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica (e per presa conoscenza ai Dirigenti Asur) che di certo chiarirà i fatti accaduti e accerterà le dovute e responsabilità” .
presunte irregolarità urbanistiche e danno ambientale nella zona di “Monte Cavallo”
Il Circolo “Nerone-La Destra” per voce del suo segretario Giacomo Rossi (segretario provinciale dello stesso Movimento) segnala alla Procura della Repubblica presunte irregolarità urbanistiche e danno ambientale nella zona di “Monte Cavallo”. Afferma Rossi; “In data 12 Gennaio 1992, l’Amministrazione comunale del tempo, stipulava apposita convenzione con la Società “Colle del Sole” con la quale quest’ultima s’impegnava a realizzare le opere di urbanizzazione primaria mancanti della zona residenziale di “Monte Cavallo” sita nei pressi dell’abitato di Apecchio. Come recitato nella stessa convenzione le suddette opere di urbanizzazione (bitumatura delle strade, previa risistemazione del tracciato, risistemazione della pubblica illuminazione, allaccio alla pubblica fognatura e risistemazione di tutti gli spazi ad uso pubblico) sarebbero dovute iniziare subito dopo l’avvenuta formalizzazione della stessa convenzione e terminare entro un anno. In ogni caso tali opere, sempre da quello che recita la convenzione, si sarebbero potute eseguire a stralci successivi anche se, sempre secondo la convenzione, sarebbero dovute essere ultimate e rese agibili per ciascun lotto prima che nello stesso avesse avuto luogo un insediamento residenziale. La sopracitata “Colle del Sole” a garanzia dell’esatta e tempestiva osservanza degli obblighi nascenti dalla sopracitata convenzione, rilasciava a favore del Comune una fidejussione delle allora 100 milioni di lire. Stando quindi allo stato attuale dei fatti, l’ urbanizzazione prevista non è ancor avvenuta e il Comune, dopo quasi 20 anni, pare che si sia deciso (dopo numerose richieste) perlomeno a riscuotere l’antica fidejussione che ora sia con il tempo che col cambio dell’euro, vale ben poco. Oltre a ciò c’è da dire che nella zona residenziale di “Monte Cavallo” dove non è avvenuta l’ urbanizzazione prevista, sono sorti, negli anni successivi alla convenzione, diversi nuclei abitativi che ospitano attualmente oltre 30 residenti i quali ripetutamente hanno sollecitato l’Amministrazione a farsi carico del completamento dei lavori. L’intero quartiere é quindi completamente privo di rete fognaria e le abitazioni successivamente costruite scaricano attualmente i propri reflussi in una fossa biologica “Imhoff” (a dispersione) sottodimensionata, capace di servire e concepita solamente per i primi insediamenti della zona. E’ palese che la stessa fossa biologica non può servire gli attuali insediamenti abitativi e soprattutto non asservendo alle proprie caratteristiche, perde le proprie funzionalità rischiando di inquinare pesantemente le falde sottostanti. Già alcuni residenti per giunta, sono alle prese con ripetuti interventi di manutenzione dei propri pozzetti neri a causa, molto probabilmente, del non corretto scarico delle acque scure. C’è da evidenziare inoltre che la canalizzazione delle acque chiare risulta fortemente compromessa a causa dell’assoluta mancanza di manutenzione della zona poiché la stessa non risulta ancora essere a carico comunale con non pochi problemi legati alle responsabilità civili. Infatti c’è da rilevare che, non essendo le opere né ultimate, né finora trasferite all’Ente comunale, di fatto la suddetta zona residenziale è a tutti gli effetti un cantiere aperto dove tutto può accadere. L’assurdo stato attuale delle cose ha fatto inoltre emergere anche altre problematiche legate a lottizzanti limitrofi che vedono fermarsi i loro lavori (nei loro lotti resi edificabili) per l’impossibilità di collettamento delle loro fognature all’inesistente rete fognaria di “Monte Cavallo” dove si dovrebbero allacciare. A questo punto come ha fatto l’Amministrazione a rilasciare i certificati di agibilità in assenza di collaudo delle opere di urbanizzazione? Perché l’attuale Amministrazione e quelle precedenti, non hanno riscosso a tempo dovuto la fidejussione prevista? Chi pagherà il danno erariale arrecato? Pare strano che nessun “politicante” apecchiese si sia mai mosso, nemmeno l’attuale Assessore ai Lavori pubblici già Sindaco per due mandati residente egli stesso nella zona di “Monte Cavallo”… Forse il motivo è che tutti, da maggioranza ed opposizione, hanno le loro passate e presenti responsabilità. Nel frattempo sull’accaduto, il nostro Circolo ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica (e per presa conoscenza ai Dirigenti Asur) che di certo chiarirà i fatti accaduti e accerterà le dovute e responsabilità” .
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